Il latte materno è l’alimento naturale e specifico per il lattante di specie umana.
L’allattamento al seno o naturale deve essere l’alimentazione di scelta per il bambino nei primi mesi di vita: solo quando la madre non è in condizioni di allattare il proprio nato, si ricorre all’allattamento artificiale, di solito con latte vaccino in vario modo preparato e modificato.
Il latte è il prodotto specifico della ghiandola mammaria; la secrezione mammaria inizia, talvolta, prima del parto, con la secrezione di un prodotto particolare detto colostro.
Il colostro è adatto alle esigenze nutritive del neonato nei primi giorni di vita, mentre il latte definitivo è un liquido bianco opaco, dolce perché molto ricco di lattosio.
La sua composizione varia da donna a donna, da poppata a poppata nell’arco della giornata e nel corso della singola poppata: ad esempio, il contenuto di grassi aumenta gradualmente verso la fine della poppata e ciò favorisce l’autoregolazione dell’appetito.
Recentemente è stata evidenziata anche l’importanza del latte materno nella protezione contro le allergie.
Per calcolare la razione alimentare del lattante al seno, basta moltiplicare il peso del bambino per 150.
Il controllo della quantità di latte assunta può essere fatto mediante la doppia pesata, cioè pesando il lattante prima e subito dopo il pasto.
Solo in alcuni casi ci sono delle controindicazioni all’allattamento al seno e sono:
- gravi malattie della madre e cioè insufficienza cardiaca;
- insufficienza renale;
- neoplasie;
- anemie gravi;
- tubercolosi;
- epatite acuta;
- aids;
- psicosi;
Articolo a cura della puericultrice
Caterina Biancardino