Aumentano gli stipendi per colf e badanti
Dal mese in corso scattano gli aumenti sugli stipendi del personale domestico, che percepirà il 9,44% in più rispetto alla retribuzione minima prevista dal CCNLD.
Il contratto collettivo che regola i rapporti di colf, badanti e baby-sitter con le famiglie presso le quali lavorano prevede infatti un adeguamento annuale dei livelli minimi delle retribuzioni in base all’inflazione, rilevata dall’Istat al 30 novembre di ogni anno. In particolare, l’articolo 38 del Ccnl prevede che sia una Commissione nazionale formata dalle parti datoriali e sindacali, convocata annualmente dal ministero del Lavoro, ad aggiornare le retribuzioni. In assenza delle parti o se manca l’accordo, come di fatto è accaduto in questo caso, l’adeguamento avviene automaticamente nella misura dell’80% dell’inflazione per le retribuzioni minime (e nella misura del 100% dell’inflazione per i valori convenzionali del vitto e dell’alloggio dei lavoratori).
Pertanto, il 9,44% corrisponde all’80% del tasso di inflazione, che a novembre 2022 è stato stimato dall’Istat all’11,8%.
Quali categorie beneficeranno maggiormente degli aumenti?
E’ chiaro che gli aumenti avranno un impatto maggiormente decisivo sulle buste paga delle badanti, ovvero del personale convivente, tendenzialmente assunto su basi retributive mensili come da tabelle del CCNLD.
Un esempio su tutti: una badante convivente, inquadrata a livello CS, percepirà 94,42 euro netti in più al mese. Oltre allo stipendio, aumenteranno ovviamente anche i contributi.
Diverso è il caso riguardante il personale domestico (tipicamente le colf), impiegato ad ore, il quale prevalentemente percepisce una paga oraria superiore ai minimi del CCNLD, in questo caso i salari non subiranno aumenti.
Fonti:
https://www.ilsole24ore.com/art/colf-e-badanti-2023-aumenti-109-145-euro-AEnrtSPC