Questa è la storia di un bambino che nasce.
E, con lui, nasce una famiglia.
Per mesi hai cercato informazioni, fatto corsi, conosciuto a comprato l’indispensabile.
Per rendere te e lo spazio intorno a voi il più giusti e adatti possibile.
Ora che puoi guardarlo e abbracciarlo.
Adesso che è qui, a volte manca tutto quello che “è stato”: manca l’autonomia, fisica ma anche decisionale.
Tutti sanno tutto e dispensano consigli e giudizi che lasciano un senso di inadeguatezza e scarso controllo su tutto ciò che è e che vivi ogni giorno.
Quello che posso dirti è nessuno ha una ricetta pronta, semplice o universale.
Quell’impasto morbido, che profuma di un amore nuovo e profondo, è frutto della tua e vostra volontà.
Ma anche degli sbagli.
E ne farai. E andrà bene così.
Ognuno di noi vive la propria esperienza: come la nascita, ciascuno ha la sua storia.
La sua.
Quella tua, quella vostra, è da scrivere insieme. Occhi negli occhi e con coraggio.
Il coraggio di ammettere l’imperfezione e quello di chiedere rispetto, tempo che scorre lento e spazio.
Ad una famiglia appena nata non serve altro.
Ore e giorni, che scivoleranno come sabbia tra le dita quando li ricorderemo, sono preziosi.
Fondamentali.
Tutto il resto può aspettare. Il mondo, quello fuori, può aspettare.
Cerca questo tempo durante la gravidanza; chiedi che le tue decisioni vengano sostenute e rispettate.
Prepara lo spazio come fosse una bolla in cui rifugiarvi quando ne avrete bisogno.
E un foglio bianco, pronto a raccogliere l’inchiostro del vostro racconto.